segunda-feira, 24 de outubro de 2011

Ombrello Rosso


(Foto Lívia Auler)

Stamattina, a piedi al lavoro allo stesso l’orario sempre, Mi stavo godendo il paesaggio antico dove anche gli occhi non mi manca um dettaglio; E in questo groviglio di pensieri libero nell’aria, sono ricordata Il mio compleanno sei anni.

Come ogni bambino, sono stata ansiosa per giorno, ma quell’ano é stato diverso. Mamma non há distribuito inviti ai miei amici, e nemmeno sentito parlare in regalo; Prima figlia di uma famiglia intera, molto viziata, La mia testolina potrebbe pensar in compleanno Che vengono in qualche giorno, dopo tutto, sono stata “piccola ragazza” Che sarebbe sei anni.

Sono svegliata quella domenica 11 maggio, festa della mamma, e mio compleanno è mecolato in festa parallelo. Continuò irrequieta, anche nel mio peggior incubo, potrebbe immaginare compleanno nessun partito e senza regalo. Mia madrina vissuto con noi. Giovane, poco più di 18 anni, ma ho rispettato come um adulto, era mia madrinha cara e mi há dato regalo di compleanno.

Come ogni giovane, era arrivata Il partito in mattina, ma era troppo tardi, non potevo supportare di aspettare cosi a longo. Non trattenermi e ho, saltato a letto sul lei. Ricordo come se fosse ieri, lei ha vestito pigiama giallo, com texture di asciugamano. Lei ha abracciato, mi riempiva di baci, há preso um pachetto vicino al letto. A mala pena in grado di contenere La mia ânsia nel sapere Che cosa si trattava, era lungo, sembrava che era dentro un barattolo di patatine, solo più grande. Ho strappato la carta, così accuratamente imballato. È stato um umbrello rosso. Ma al culmine dei miei sei anni, l’unica cose Che ho pensato à: perchè vorrei um Ombrello rosso?

Questo momento ho preso Il regalo, Che tanto ho aspetatto per aprire, La guardai e non tratteneri Le lacrime, ha pianto come si fosse stata offesa, per ricevere un semplice ombrello. Questa cosa ferirmi, poi si aspettano un giocattolo com l’odore della plastica nuova. Ma che guaio... Un ombrello!

Mi sono addormentatta nel pomeriggio, ancora afflitti da questo problema di bambini Che era passato, e quando mi svegliai, c’era uma bella festa di compleanno, con tutti i dettagli, il modo in gli piaceva e tutti i miei amici mi aspettano.

Con quella festa, ho dimenticata Il caso dell’ombrello e ho celebre. Dopo tutto, non c´è problema Che non puòessere curata com um dolce, giusto?

Io so Che mia madrina era triste per me, Il modo Che prossimo anno mi ha dato un videogioco, Che deve avere costi molti mese Del stipendio Piccolo há guadagnato lavorando AL supermercato. Che bambina viciata!

Há transcorso oltre venti anni Ed ora, a camminare verso Il lavoro, e improvvisamente uno di questi capricci il tempo dello stato di São Paulo, ha iniziato a piovigginare. Si leccò la mia uniforme pulito e mi ha spezzato il gel per capelli, ho chiuso gli occhi, ho sorriso e ho pensato di ringraziare La mia cara madrina. Per quel momento, soprattutto in quel momento, ho pensato per un momento potessi tornare indietro, quanto vorrei quell’ ombrello rosso ...

quinta-feira, 6 de outubro de 2011

Scambio



Dato quando ha scambiato ali per piedi,
ho nostalgia del cielo.

quarta-feira, 5 de outubro de 2011

Il Tocco


 

Piacere! Mi chiamo intensità.
Sento la sottile differenza Che Il tocco fa.
Non sono di molti parole, ma di innumerevoli abbracci.

Credo nella sensibilità, dove gli attenggiamenti sono al loro spettro
Tocco, senti, abraccio. Siì immenso, intenso, sorpredi!
Ma anche ricevi, provare la reciprocità.

Sono semplice, non ho fronzoli.
Ma devo saper fare.
Se  vuoi toccare, tocca Il cuore.

Tocco senza senso io non sento.
Um suggerimento? Sfidarmi.
Fatti essenziale.
Osa farmi sentire,
Altrimenti, non avvicinarti.

Il Treno Fuggiasco

Nella valigia prendo intenzioni urgenti,
Di marciapiede in marciapiede, vado di partenza e arrivo.

No lo so però a che sono venuta, so che sto.
Io Sono vita, io sono morte.

Voglio sempre gli estremi.
Dal freddo al caldo
Dall spetacolo all’orrore

Dalle polvere della strada sconosciuta
Per soddisfazione Del limite mai raggiunto

Io sono libertà,
Mi perdo, mi incontro e
Non sono soddisfatta

Con senso come bussola
Sfido l'orizzonte e
Cercando esaurimento.

Mai dirò che non può respirare
Sono La vita Che vivo,
E sono  al di qua de dove ancora posso arrivare.

terça-feira, 4 de outubro de 2011

Il tempo ha tempo

Dicono che c’è tempo per tutto
Se c’è poi, qualcuno osa dire quanto?
Quanto dura un’amore?
Che giorno La tristezza si conclude?
Quando sarà l’euforia?
A che ore La felicita si sveglia?

Postumi di una sbornia, l’ultima volta di un pisolino
Dolori? L’ eternità di una giornata solitaria.
L’ansia, pochi minitu di un dolce, così
come Il desiderio, le ore di una canzione al modo “repeat”

Il tempo è potente. In grado di nascondere fiori nelle sementi e bambini
Nei ventri, lui crede che può tutto. E è vero!
Trasforma il viso in amore, sogni in realtà, parole in poesia!
Fa volare i minitu di innamorati e arrasti le ore di chi aspetta. Burlone perfetto!

Il tempo ha tempo, Il tempo ha fama, Il tempo ha fortuna.
Fortuna di essere lui e non l’altro.

Sinceramente? Tempo mi sembra sensazione e non l’orologio.